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Corso di Regia per il Cinema e la TelevisioneL'audiovisivo ha allargato i suoi spazi: non più solo il cinema, la pubblicità e la televisione, ma anche le piattaforme in streaming, i contenuti digitali e i social media. Una buona notizia, che moltiplica le opportunità professionali.
                    Un mondo in continua evoluzione. Oggi, l’audiovisivo ha allargato i suoi spazi: non più solo il cinema, la pubblicità e la televisione, ma anche le piattaforme in streaming, i contenuti digitali e i social media. Una buona notizia, che moltiplica le opportunità professionali.
La richiesta è di una sempre maggiore specializzazione, ma anche di saper coniugare competenze artistiche e tecniche, e di saper padroneggiare più linguaggi e abilità.
Scopriamo insieme, dal set al montaggio, quali sono attualmente le professioni più richieste nel mercato audiovisivo.
Il regista è il direttore d’orchestra, ma l’orchestra è costituita da una costellazione di professionisti che garantisce che il risultato sia davvero perfetto. Ogni reparto offre occasioni professionali, anche grazie alla presenza di un gran numero di assistenti, spesso professionisti junior che hanno ancora molto da imparare.
Se il reparto regia non offre grandi numeri, il reparto fotografia, tra operatori e macchinisti, tra video assist e data manager, offre davvero un gran numero di opportunità.
Già all’interno del reparto regia, il set e la produzione si incontrano. Figure professionali come l’aiuto regista e lo script supervisor lavorano a cavallo tra set e produzione.
Una produzione cinematografica e televisiva è composta da un gran numero di figure e anche qui le occasioni di lavoro, anche per chi è agli inizi, non si contano.
Terminate le riprese, inizia un’altra fase altrettanto cruciale: la post-produzione. Qui il montatore dà ritmo e senso narrativo al materiale girato, costruendo la versione definitiva del racconto. È un lavoro di grande sensibilità e precisione, spesso svolto in stretta collaborazione con il regista.
Anche il montatore ha bisogno di assistenti. Inoltre, accanto al montaggio video si sviluppano altre competenze specializzate: il colorist, responsabile della correzione e della resa cromatica delle immagini; il sound designer, che crea l’universo sonoro; e il compositore, che con la colonna musicale dà emozione e identità al prodotto. Sempre più spesso queste figure lavorano in ambienti digitali complessi, dove la conoscenza dei software di editing e di effetti visivi è imprescindibile.
L’espansione dello streaming e dei contenuti online ha rivoluzionato la filiera. Oggi servono professionisti in grado di produrre materiali per formati e pubblici molto diversi: dal cinema alle serie Tv, fino ai brevi video per social. Occorrono, pertanto, nuove figure e ibride: dal social video editor, capace di adattare il linguaggio audiovisivo alle piattaforme digitali, al motion designer, esperto di grafica animata e visual storytelling, o il content producer, che coordina progetti per web e brand.
Il settore è molto competitivo e sempre più internazionale. È importante saper gestire tempi stretti e comunicare in modo efficace.
La conoscenza delle lingue, l’uso avanzato di software di montaggio e color grading (come DaVinci Resolve, Avid o Premiere), la capacità di analizzare dati di pubblico e tendenze di fruizione sono ormai competenze trasversali richieste anche in ruoli creativi.
Il settore audiovisivo è in forte evoluzione ed è molto dinamico. L’ambito audiovisivo, più che mai, è un ecosistema in movimento. Le nuove tecnologie – dall’intelligenza artificiale agli strumenti di realtà aumentata e virtuale – stanno già ridefinendo processi e ruoli. Tuttavia, una cosa rimane costante: la necessità di unire competenza tecnica e sensibilità narrativa.
Sul fronte della formazione, accademie, scuole di cinema e corsi professionali offrono percorsi sempre più mirati. Molte figure tecniche emergono, infatti, da realtà formative specializzate, dove teoria e pratica si intrecciano fin dai primi progetti.