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Format televisivo: tutto quello che devi sapere

28-07-2021

Format tv: cos’è, come si scrive, come si registra e come funziona il copyright.

Se avete in testa un nuovo format (l’idea di un programma televisivo originale), dopo l’idea serve un valido progetto.

Si realizzano concept e bibbie (dette anche paper format). Nel primo caso la brevità è d’obbligo, nel secondo è gradita, ma devono essere presenti tutti gli elementi che definiscono il programma. Realizzare entrambi può risultare la scelta vincente. Se il concept funziona, avrete ulteriore materiale da far leggere ai vostri committenti.

COME SI SCRIVE UN FORMAT TELEVISIVO

Il concept è l’idea base (un breve riassunto dell’idea). La bibbia ne riassume ogni aspetto e deve contenere:

  • la tipologia di programma (talk show, game show, reality, factual, etc.);
  • la durata di ogni puntata;
  • il numero delle puntate previste;
  • la collocazione in palinsesto (pomeridiana, preserale, serale);
  • la frequenza di trasmissione (quotidiano, settimanale);
  • il target di riferimento (il pubblico a cui si rivolge);
  • l’aspetto concettuale;
  • le scelte tecniche e stilistiche del programma (aspetti scenografici, grafici, registici, formule di montaggio);
  • la struttura-tipo del format.

Sono molte le domande a cui dare risposta in una bibbia. Ogni puntata tratta un argomento diverso? Le puntate sono connesse tra loro portando a un’evoluzione o si ripetono sempre nel medesimo modo? Cambiano di volta in volta ospiti e protagonisti? È previsto un conduttore fisso?

L’ideale è proporre un esempio di puntata, con le sue “regole”, comunicando i suoi punti ti di forza.

Non dimentichiamo poi il titolo, vero e proprio biglietto da visita del nostro format, accompagnato da un sottotitolo (detto tagline) che ne riassuma l’essenza.

COME SI REGISTRA UN FORMAT TELEVISIVO

Il mercato è gigantesco, in termini di produzione e fatturato. Ma chi si affaccia su questo business, oltre ad avere ottime idee, deve crearsi una rete di contatti e comprendere le dinamiche produttive. La strada è in salita perché "nuovo" in tv è sinonimo di "rischioso". Per questo, si preferisce acquistare i diritti di programmi che hanno già una storia di successo in altri Paesi. Soprattutto nelle televisioni generaliste, in cui gli inserzionisti pubblicitari chiedono ascolti garantiti. Più aperti alle novità sono i canali di intrattenimento delle pay-tv, ma anche in questo caso prima di prendersi un rischio di impresa ci chiederanno una puntata pilota (in caso di reale interesse, prodotta dall’emittente stessa), dopo il quale verrà presa una decisione.

Percorso lungo, ma non impossibile. Creare format originali e di successo è una sfida che ben conoscono le case di produzione di programmi televisivi. E in Italia ce ne sono molte, e molto attive. Tra queste: EndemolShine Italy ("La prova del cuoco", "Tale e quale Show", "Affari tuoi", "Cucine da incubo"), Fremantle Italia ("Giardini da incubo", "Italia’s Got Talent", "Parla con lei"), Magnolia ("L’isola dei famosi", "L’eredità", "Camera Cafè"), Ballandi Multimedia ("Ballando con le stelle", "Ti lascio una canzone"), Stand by Me ("Alta Infedeltà", "16 anni e incinta").

COME FUNZIONA IL COPYRIGHT DI UN FORMAT TELEVISIVO

Non dimenticatevi, infine, di tutelare le vostre idee. Prima di essere condivise vanno sempre depositate presso enti accreditati, come SIAE (www.siae.it), WGAw (www.wga.org), WGAe (www.wgaeast.org), Patamu (www.patamu.com), Proofy (www.proofy.co), Copyzero (www.costozero.org), al fine di poterne dimostrare la paternità.

Magari la vostra idea non riesce a fare breccia, ma ricordatevi che potrebbero comunque ingaggiarvi per altri progetti, sulla base delle capacità dimostrate.

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