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L’attività dietro le quinte di un film: 5 cose da sapere

09-03-2022

Dietro le quinte di un film le cose imprevedibili non mancano mai.

Un set è un magnifico circo e l’immagine che proietta all’esterno è sempre carica di fascino.

Da addetti ai lavori non dimentichiamo però che si tratta di un luogo di lavoro, dove puntualità e competenza sono d’obbligo. Tempi serratissimi, una gerarchia che non va mai messa in discussione e, certo, la fortuna di trovarsi tutti a lavorare per qualcosa che farà sognare il pubblico, che sia un film, che sia una serie.

Cinque cosa da sapere se si desidera salire su questo carrozzone, 5 cose dell'attività dietro le quinte di un film che succedono sempre. Quelle imprevedibili non mancano mai e rendono ogni volta l’esperienza unica.

Quanto durano le riprese

Cast e troupe hanno un costo e ce l’hanno i noleggi delle attrezzature, per non parlare delle location, siano esse teatri di posa siano esterni.

Boris, la serie. L'attività dietro le quinte di un film

Un set ha costi molto alti e ogni giornata di lavoro aumenta il budget. Per le produzioni è, dunque, importante organizzare molto bene il lavoro, ottimizzando al massimo i tempi.

Mediamente le riprese durano dalle 4 alle 5 settimane (si valuta di girare tra i due e i tre minuti di prodotto finito al giorno) e si lavora circa 6 ore al giorno, con tutte le dovute eccezioni.

Prima di arrivare sul set, si realizza un piano di lavorazione, ovvero un calendario delle riprese, che dipende da molti fattori legati allo script, ma soprattutto al budget a disposizione. Da questo grafico, che stabilisce quali scene verranno girate in quali giorni, in quali ambienti e con quali attori, non si può scappare. Rappresenta il timing del film ed è fondamentale rispettarlo.

Quanta gente ci lavora

Un minimo di 50 professionisti, una media di un centinaio. Sono davvero tante le professionalità necessarie su un set, organizzate in reparti attraverso una gestione assolutamente piramidale.

Regia, fotografia, scenografia, costumi, suono, trucco e parrucco, per citare i principali reparti. Anche il comparto produttivo in questa fase dispiega le sue forze, per non parlare di tutto ciò che ruota intorno agli attori (manager, agenzie, responsabili casting) e alla stampa.

Il capo dei capi da un punto di vista artistico è il regista. Chi dirige un film è un direttore d’orchestra, che ha il compito di trasformare una sceneggiatura in un film, avvalendosi di tutte le figure professionali presenti sul set. Ha inoltre l’onere di dirigere gli attori.

Il generale del set

Che il regista sia il comandante è cosa risaputa. Meno noto è il ruolo che riveste il suo generale, ovvero l’Aiuto regista.

Una figura poco conosciuta da chi non frequenta i set, eppure è il vero e proprio punto di riferimento di tutti quelli che ci lavorano.

All’aiuto regista spetta il compito di elaborare una strategia al fine di portare a casa il risultato. Durante le riprese, il regista è impegnato nella direzione degli attori, dunque il suo aiuto deve garantirgli che, nel frattempo, tutto il resto funzioni alla perfezione.

Dopo il produttore e lo scenografo, è il primo ad entrare in scena. Si occupa dello spoglio della sceneggiatura, elabora il piano di lavorazione del film e ha un ruolo centrale anche durante i casting.

L’aiuto-regista fa da raccordo tra produzione e regia. Governa il set, permettendo al regista di dedicarsi alla sua funzione creativa.

Le riprese dietro un monitor

Come vede il girato il regista? Dietro uno o più monitor, gestiti dal Video Assist, operatore che appartiene al reparto fotografia.

Dietro le quinte di un film

Monitor collegati alla macchina da presa, che consentono al regista e alla segretaria di edizione di vedere in tempo reale quello che viene girato.

Ciò consente al regista di vedere in anticipo ciò che vedrà il pubblico, di controllare le inquadrature, di verificare l’effetto dei movimenti di camera.

Al suo fianco, lo script supervisor (il segretario di edizione) annota tutto quello che viene girato (numero dei ciak, cambi di inquadratura, tempi di ripresa, battute di dialogo, etc.) e si consulta costantemente con il regista, offrendo un supporto tecnico e al contempo un contributo creativo.

Una corsa in salita

Da dove iniziare? Naturalmente dal basso, con la consapevolezza che il mestiere ancora oggi garantisce una quanto meno probabile salita.
Ogni reparto ha i suoi corridori (letteralmente runner), ne ha un inesauribile bisogno. Gente alle prime esperienze, spesso assistenti degli assistenti, che con le giuste qualità potrebbero diventare i capi reparto di domani.

Dietro le quinte di un film.

Tanta voglia di imparare, rubando con gli occhi l’esperienza altrui, come in una bottega un giovane artigiano, capacità di risolvere i problemi, se possibile di anticiparli, sicuramente di non crearne. Sono tanti i requisiti richiesti a chi si affaccia su un set: puntualità, educazione, rispetto, velocità di apprendimento e grande umiltà. Ma la storia del cinema è piena di esempi: se sarete all’altezza lavorerete a lungo e con grandi soddisfazioni.

Non è da tutti trovarsi su un set durante le riprese di un film. Ma il cinema (e la televisione) hanno fatto il miracolo, portandoci spesso nel dietro le quinte.

Vi salutiamo così, suggerendovi tre titoli (e una serie) da vedere se il vostro sogno è passare la vita da un set all’altro.
Cominciamo da Boris – Il Film (ma anche la serie), pronto a catapultarvi sul set, svelandoci non senza ironia i difetti della produzione nostrana, ma anche le dinamiche interne alla professione.

Immancabile, Effetto notte di François Truffaut, in cui a Nizza si sta girando un film (diretto dallo stesso Truffaut). Attorno a lui, oltre agli attori e al produttore, ci sono le maestranze, senza le quali il cinema non esisterebbe: dall’assistente di regia alla segretaria di edizione, dall’attrezzista al trovarobe.

Per concludere, Il disprezzo di Jean-Luc Godard. Siamo all’inizio del film e a Cinecittà stanno girando un film. Metacinema con tanto di voce over ad enunciare i titoli di testa della pellicola: co-produzione Rome-Paris film, musiche di George Delerue, e via dicendo. Il film è il racconto di questo mondo.

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