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Il reparto regia. Cosa fa e da chi è composto

01-07-2022

Un reparto essenziale al cui interno si muovono figure in bilico tra regia e produzione.

Il reparto regia? Il reparto che coordina le riprese del film.

Tutti sanno chi è e cosa fa il regista. Dirige il film e lo firma. A lui spettano scelte narrative, espressive, estetiche, realizzative e tecniche. Lui ha sempre l’ultima parola da un punto di vista artistico.

Meno noti sono i ruoli che rivestono i tecnici che appartengono al suo reparto. Un reparto essenziale al cui interno si muovono figure in bilico tra regia e produzione, fondamentali durante la fase delle riprese e non solo.

Ruoli diversi con funzioni e competenze diverse, che si muovono da un regista all’altro, da un set all’altro. Per i quali il lavoro non manca mai.

Vediamo allora nel dettaglio cosa fa e da chi è composto il reparto regia.

IL REGISTA (DIRECTOR)

Il direttore d’orchestra del film.

A lui spetta il compito di trasformare la sceneggiatura in film, avvalendosi di tutte le figure professionali presenti sul set.

Valuta, pertanto, le proposte che arrivano da tutti i reparti e ha sempre l’ultima parola.

Il suo lavoro inizia ben prima delle riprese, in una fase in cui ha la responsabilità di prendere tutte le decisioni espressive e artistiche, e in cui realizza lo shooting script, una sceneggiatura molto tecnica in cui indica tutte le modalità di ripresa, spesso di concerto con gli altri capo reparti.

Sul set è il re e durante le riprese dirige gli attori.

Una volta portato a casa il girato, il regista si trasforma in direttore di post-produzione e lavora accanto al montatore in tutta la fase di post (video e audio).

Il primo ad arrivare, l’ultimo ad andarsene, il regista ha un’assoluta visione di insieme, anche quando non è lo sceneggiatore del film.

All’inizio sceglie, insieme alla produzione, i suoi collaboratori tecnico-artistici e si occupa dei casting. Stabilisce, con la complicità del direttore della fotografia, inquadrature e movimenti di macchina.

Alla fine, dopo il montaggio, supervisiona il missaggio del film e il trattamento finale dell’immagine.

E quando tutto sembra finito, assieme ai principali attori della pellicola, segue il film nella sua vita distributiva. Ci mette la faccia, intervenendo alle proiezioni e ai festival, rilasciando interviste e partecipando alle conferenze stampa. E ci mette la firma.

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L’AIUTO REGISTA (ASSISTANT DIRECTOR)

Il capo reparto del reparto regia non è il regista, bensì l’aiuto regista.

A lui spetta il compito di coordinare tutti i reparti e di organizzare, assieme alla produzione, il set.

Tante definizioni per un’unica figura professionale.

Tanto per cominciare: la sveglia del set. Deve tenerne i tempi e fare in modo che ogni giornata di ripresa si chiuda come da programma.

Inoltre, è il responsabile del set. Se le cose vanno male la colpa è sua (e del Direttore di Produzione).

E, ancora: il termometro del set. Perché se è nervoso lui si innervosiscono tutti. Perciò deve possedere diplomazia e carisma.

Una sorta di generale, usando una metafora militare, che elabora una strategia e cerca di portare a casa il risultato, mentre il regista (suo comandante in capo) è impegnato prevalentemente nella direzione degli attori.

Figura spesso poco conosciuta, eppure un ruolo chiave.

L'aiuto regista è un braccio operativo che, al pari del regista, entra in scena subito (già in fase di pre-produzione), facendo uno spoglio di sceneggiatura, redigendo il piano di lavorazione, studiando con il regista il piano di inquadrature, seguendo tutte le fasi del lavoro di preparazione (dallo spoglio della sceneggiatura alla scelta della troupe, dai provini agli attori ai sopralluoghi tecnici). Solitamente, ha ottimi rapporti con le agenzie degli attori, spesso perciò le contatta direttamente.

Sul set, tutti lo cercano e a lui spetta il compito di risolvere i problemi, di anticiparli, organizzando il tutto con grande precisione, facendo in modo che il regista (e tutti i capi reparto) abbia tutte le possibilità di fare le sue scelte estetiche e stilistiche.

Alla fine delle riprese il suo lavoro è formalmente finito. Eppure, essendo molto utile anche dopo, lavora fino alla chiusura, facendosi ad esempio inviare i premontati e contribuendo alla realizzazione del film anche oltre la fine.

Aiuto regia, assistente

SEGRETARIO DI EDIZIONE (SCRIPT SUPERVISOR)

Un altro mestiere quasi sconosciuto, ma fondamentale per la riuscita di un film.

Senza un bravo script supervisor la partita è persa in partenza.

Il suo lavoro inizia nella fase di preparazione, prosegue sul set e termina in postproduzione, al montaggio.

Durante la pre-produzione, il segretario di edizione si occupa dello spoglio della sceneggiatura, incasellando tutto ciò che vi è scritto: che cosa racconta ogni singola scena, quali attori vi recitano, quali sono gli oggetti di scena, quali i costumi, gli effetti speciali, le battute, le inquadrature… Attraverso questo spoglio, lo script supervisor valuta la cronologia della storia e delle riprese, deve cronometra le scene e capisce quanto dura il film.

E durante le riprese? Avete presente la postazione di regia? Lo script supervisor sta sempre davanti al monitor e il regista si consulta costantemente con lui. Sta sempre accanto al regista a cui offre sia un supporto tecnico sia artistico. Il segretario di edizione è la memoria del film, perché documenta tutto ciò che accade durante le riprese, compilando il bollettino di edizione che contiene tutte le informazioni di cui ha bisogno il montatore per montare il film. Registra le scene girate, il numero dei ciak, i cambi di inquadratura, i tempi di ripresa di ogni ciak, tutte le battute effettivamente pronunciate dagli attori. E si occupa della continuity, perché la cronologia della storia non corrisponde mai alla cronologia delle riprese. Perciò è necessario che tutti i particolari, costumi, trucco, posizione degli oggetti, etc., si ripetano allo stesso modo all’interno della medesima scena o in quella a venire.

Il lavoro prosegue al montaggio e i contatti che lo script supervisor ha con il montatore sono quotidiani.

Un lavoro storicamente affidato alle donne, forse perché da sempre considerate multitasking, meni dispersive e più pazienti. M anche grandi registi hanno iniziato da questa professione. Basti pensare a Luchino Visconti o a Franco Zeffirelli.

L’ASSISTENTE ALLA REGIA (SECOND ASSISTANT DIRECTOR)

Il braccio operativo di quel braccio creativo che è l’aiuto regista. L’assistente alla regia lo assiste, facendo in modo che tutte le necessità del set (dalla chiusura di una strada ai bisogni di attori e troupe) siano risolte, senza incidere sulla tabella di marcia delle riprese.

L’assistente alla regia assolve compiti molto diversi.

Durante la preparazione collabora con l’aiuto regista durante lo spoglio, cercando di accontentare le esigenze del regista.

Durante le riprese, il suo principale compito è quello di far rispettare i tempi del set e di risolvere ogni tipo di necessità, anche estemporanea. Si occupa della gestione del cibo, di convocare gli attori sul set, di redigere gli ordini del giorno, di gestire i capricci degli interpreti.

Ci vuole perciò molta pazienza per fare questo mestiere e una grande capacità di problem solving.

La scalata alla regia spesso ha inizio da qui. Avete presente lo stagista della serie “Boris”?

 

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