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Torna a Roma il “Festival Internazionale del Cinema Patologico”, un festival davvero specialetutti gli articoli

Torna il “Festival Internazionale del Cinema Patologico”

13-04-2023

Nasce all’interno di uno spazio unico nel panorama nostrano: il Teatro Patologico.

Ideato dal regista e attore Dario D’Ambrosi, il Festival Internazionale del Cinema Patologico è più di un semplice festival.

Nasce all’interno di uno spazio unico nel panorama nostrano, quel Teatro Patologico che lo stesso D’Ambrosi ha immaginato e fondato nel 1992, con lo scopo di mettere in relazione il teatro e gli ambienti dove si lavora sulla malattia mentale.

Da allora, moltissimi ragazzi affetti da problemi psichici hanno avuto modo di avvicinarsi a quella meraviglia che è il teatro grazie ad attività didattiche e teatrali. Dal 2010, grazie ad una scuola, “La magia del Teatro”, prima in Europa ad occuparsi di formazione teatrale per persone con diverse abilità.

Questo per dire, che è in questo contesto che nasce il Festival Internazionale del Cinema Patologico, un festival unico anche per una Capitale del cinema come Roma, che quest’anno festeggia la sua XIV edizione. Edizione straordinaria per tanti motivi.

Innanzitutto perché durante la kermesse ricorderà il compianto Presidente del Parlamento europeo David Sassoli, da sempre legato a questo teatro, attraverso un premio, “Una stella per David”, che è stato consegnato il 12 aprile a Papa Francesco dai familiari di Sassoli, per il suo costante impegno per l'accoglienza e la pace nel mondo.

Un riconoscimento che sabato prossimo, 15 aprile, consegneranno, per l’ambito culturale, anche alla Vicedirettrice dell’Accademia di Cinema e Televisione Griffith, Valentina Ramaglia, per il prezioso contributo dato con i suoi allievi, alla realizzazione del film Io sono un po' matto e tu?, che D'Ambrosi ha girato con gli attori diversamente abili del Teatro Patologico e con la partecipazione di un cast d'eccellenza: Edoardo Leo, Claudio Santamaria, Marco Bocci, Stefano Fresi, Claudia Gerini, Vinicio Marchioni, Stefania Rocca, Raoul Bova, e l'amichevole partecipazione del giornalista Domenico Iannacone.

Il backstage del film, curato da Niccolò Martini, ex allievo dell'Accademia Griffith, verrà proiettato durante la serata, che si chiuderà con un incontro tra il regista Matteo Garrone, il pubblico e gli allievi del corso di teatro-terapia del Teatro Patologico.

Domenica 16 aprile, la kermesse si concluderà con la Cerimonia di premiazione dei film finalisti, cortometraggi e lungometraggi, arrivati da tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Iran, dalla Palestina al Brasile, dall’Ucraina alla Cina, valutati da una Giuria d’eccezione, unica al mondo perché interamente composta da persone diversamente abili. Al termine della serata verrà proiettato il film vincitore.

 

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