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Miglior Soggetto al Premio Vincenzoni 2019 a Giovanni Grandonitutti gli articoli

Giovanni Grandoni

18-12-2019

Regista e sceneggiatore, Giovanni Grandoni, è un ex allievo Griffith.

Ad aggiudicarsi il Primo Premio della Sezione Generale del Premio Vincenzoni 2019 è stato un ex allievo di regia e di sceneggiatura dell’Accademia di Cinema e Televisione Griffith, Giovanni Grandoni, giovane regista che ha già un gran bel curriculum alle spalle.

Socio fondatore della Toast Film, vincitore del Premio al Miglior Cortometraggio al Festival dei Popoli con il corto "Delay", regista di un cortometraggio, "Il telescopio", selezionato in numerosi festival, Giovanni Grandoni ci ha raccontato come sono andate le cose e quali saranno i suoi prossimi progetti.

Il soggetto per lungometraggio con cui hai vinto il Premio Vincenzoni 2019 si intitola "Zazie torna in Africa". Quale storia racconta?
La protagonista è una ragazzina di circa dieci anni, un'italiana di origine africana che vive in un quartiere popolare di Roma, Torpignattara. Nonostante la giovane età, possiede un grande senso di responsabilità e in famiglia porta il carico di tutti i problemi. Un giorno, stanca di questa vita, decide di tornare in Africa e lo fa prendendo i mezzi pubblici della Capitale. Ma anche durante questo viaggio, di circa 24 ore, Zazie non potrà fare a meno di occuparsi di tutti ciò che incontra, rendendo così molto difficoltoso il suo viaggio.

Una vicenda surreale, al centro della quale ci sono gli ultimi e temi di strettissima attualità…
Mi interessavano i più deboli, coloro che sono più esposti nella nostra società. Zazie, ad esempio, è un’immigrata, ma le sue difficoltà non nascono dalla sua nazionalità, piuttosto dal fatto che sia povera. Credo, infatti, che il problema non sia l’appartenere ad una minoranza, la questione riguarda la povertà. Zazie veicola anche un altro tema: se ognuno di noi facesse la cosa giusta, non ci sarebbe nessuno che si dovrebbe occupare di tutto.

Il Premio Vincenzoni è un gran bel riconoscimento per un giovane sceneggiatore. Pensi che ora sarà più facile trasformare il tuo soggetto in un film?
Credo sia un gran bel biglietto da visita, ora devo impegnarmi a farlo girare. Sono deciso a trasformarlo nel mio primo lungometraggio.

Attualmente a cosa stai lavorando?
Il prossimo lavoro sarà un documentario, ma non voglio dire nulla per scaramanzia. Sto, inoltre, scrivendo un cortometraggio che avrà per protagonisti due ragazzini alle prese con il loro primo appuntamento. Mi piace l’idea di lavorare con attori non professionisti e giovanissimi. Una sorta di prova generale in vista della realizzazione di "Zazie torna in Africa".

 

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