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L'80° edizione del festival di Venezia

07-09-2023

Cronaca della Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia 2023.

Dal 30 agosto al 9 settembre. Immancabile, piena di novità e di tutto il meglio del cinema italiano e internazionale è in corso l’edizione numero 80 della Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia.

Il manifesto di quest’anno, firmato dall’illustratore Lorenzo Mattotti, parla chiaro. Questo storico compleanno è un "Ritorno al futuro", corre verso il domani alla ricerca di nuove frontiere. L’immagine di un’automobile coloratissima che sfreccia su una strada in salita rimanda a tutto il cinema on the road, in particolare a "Thelma & Louise", "Easy Rider", "Il sorpasso".

Ha ottant’anni, ma questo festival punta a quello che verrà, ad un cinema che ci auguriamo luminoso e colorato come il suo manifesto, verso l’esplorazione di nuovi mondi e modi di fare cinema.

E a dimostrarlo ci pensano i 23 titoli in Concorso, scelti tra le migliori proposte italiane e internazionali, ben 6 nostrani, i grandi maestri che ritornano (da Woody Allen a Roman Polanski), ma anche le nuove cinematografie che avanzano, i nuovi formati, i generi e i temi.

Ad aprire la kermesse è stata l’Italia con Francesco De Angelis e il suo Comandante (primo fra i titoli italiani in Concorso). Una storia che arriva dalla Seconda Guerra Mondiale per ricordarci che esiste una legge del mare che prevede sempre di salvare i naufraghi condannati ad affogare, anche se nemici.

A chiuderla sarà La sociedad de la nieve di J.A.Bayona, survival che ci porta su un ghiacciaio nel cuore delle Ande, dove precipita un aereo con a bordo un’intera squadra di rugby.

La realtà e i generi si sposano per intrattenere e farci riflettere, per trasformare il cinema in una fucina di storie esemplari, come avviene anche con “Ferrari” di Michael Mann, biopic dedicato al fondatore della celebre casa automobilistica.

Una realtà che può essere anche proiettata nel futuro, attraverso la distopia, comunque in grado di parlare del presente, come accade ne La bête di Betrand Bonello, film che racconta un futuro in cui provare emozioni sarà una minaccia e solo l’intelligenza artificiale, forse, ci potrà salvare.

In tempi sempre più virtuali, Venezia dimostra quanto ci sia caro il biopic: Priscilla di Sofia Coppola (una delle 4 registe donne in Concorso, in un’edizione che purtroppo non sarà ricordata per la parità di genere) è dedicato alla moglie di Elvis Presley; Maestro di Bradley Cooper al celebre compositore e direttore d’orchestra Leonard Bernstein.

Più in generale, quanto ai temi, il cinema contemporaneo pare respingere con forza le ideologie dei governi di ultradestra, concentrandosi sull’immigrazione, la transessualità, le dolorose conseguenze della guerra.

IL CINEMA ITALIANO ALL'80° MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA

E il nostro cinema? A Liliana Cavani andrà il Leone alla Carriera, in una edizione che ha messo in Concorso ben sei titoli nostrani, una presenza straordinaria, purtroppo tutta al maschile. Matteo Garrone ha portato in competizione Io Capitano, il viaggio avventuroso di due giovani che partono da Dakar con l’obiettivo di raggiungere l’Europa, film che esplora i pericoli dei centri di detenzione in Libia e le tragiche traversate del mare. Finalmente l’alba di Saverio Costanzo ci porta nella Cinecittà della Roma del 1953 e nei sogni di una giovane donna in cerca di riscatto. Con Enea, Pietro Castellitto ci conduce dentro una storia di amicizia, giovinezza e corruzione in una società in declino. Lubo di Giorgio Diritti è il racconto (ambientato nel 1939) di un nomade, un artista di strada, un uomo che subisce una grande ingiustizia. Adagio di Stefano Sollima è, infine, un thriller, che segue la storia di Manuel, un sedicenne coinvolto in un ricatto, tra foto compromettenti e sopravvivenza in un contesto urbano.

Ma torniamo al manifesto di questa 80° edizione. Un’automobile corre verso nuove strade. Libertà, avventura, scoperta. Nella speranza che per il cinema ci sia ancora un grande futuro.

Credits foto di copertina: Pietro Luca Cassarino, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons

 

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