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La mafia nelle serie tv italiane: 5 mafia drama per comprenderne il successo

11-01-2022

Le serie tv sulla mafia sono diventati enormi successi commerciali. Scopriamo perché.

L’argomento affascina da sempre in tv e sul grande schermo. Lo dimostrano i nostri mafia-drama che, mettendo al centro del dramma la criminalità organizzata, sono diventati enormi successi commerciali.

Oggi come ieri, se pensiamo che La Piovra è ancora oggi considerata la fiction televisiva italiana più famosa nel mondo. È stata venduta in 80 Paesi ed è stato un successo internazionale. Quanto al Commissario Montalbano, l’umanità di questo antieroe di provincia, innamorato della sua terra come delle sarde e del latte di mandorle, ha fatto il giro del mondo ed è stato trasmesso dall’Argentina all’Australia, dal Regno Unito all’America.

Per non parlare del caso Gomorra, approdata persino ad Israele e in Mongolia.

L’antieroismo ha tante facce quando le mafie diventano protagoniste dei racconti in serie. Cambiano i contesti e i mezzi di trasmissione, ma il “lato oscuro della forza” continua ad affascinarci, regalandoci azione e dramma.

Cinque mafia-drama per comprenderne il successo, anche se sono decisamente di più.

LA PIOVRA

Francia/Germania/Italia, 1984-2001. Prima visione: Rai 1. Ideatore: Sergio Silva. Produzione: Escort Cine Tv, Rai Radio Televisione Italiana, Telecip, Channel Four, Taurus Film.

Serie tv sulla mafia. La Piovra

Grande successo RAI del 1984, anno in cui venne trasmessa la sua prima miniserie in 6 puntate. Ma la storia del commissario Corrado Cattani (Michele Placido) e della lotta senza fine alla mafia, accompagnò i telespettatori per oltre quindici anni sino al 2001, totalizzando 10 miniserie con un numero variabile di puntate ciascuna.

Ancora oggi è considerata la nostra serie tv più famosa nel mondo, perché antesignana della serialità come la intendiamo noi oggi.

In anticipo su quello che sarebbe poi stato il futuro, La Piovra ha regalato per la prima volta alla nostra tv realismo crudo e brutale. C’è voluto coraggio per portare sullo schermo in quegli anni quella parte della nostra storia. Allora era il presente, era scomodo e spaventoso.

Ma Corrado Cattani rappresentava lo Stato, era un uomo tutto d’un pezzo dalla moralità indiscutibile. Il più classico tra gli eroi, e grazie a lui anche quella realtà faceva un po’ meno paura.

IL COMMISSARIO MONTALBANO

Italia, 1999-in produzione. Prima vision: Rai 2, Rai 1. Ideatore: Andrea Camilleri. Produzione: Palomar. Adattamento televisivo dei romanzi di Andrea Camilleri.

Il Commissario Montalbano

Le avventure del commissario di provincia nato dalla penna di Andrea Camilleri sono state raccontate attraverso una serie di film tv, realizzati in tempi diversi e mandati in onda uno alla volta (salvo poi essere stati riproposti tutti assieme).

Piccolo grande gioiello della televisione nazionale, merito del maestro Camilleri e di un Nicola Zingaretti che trova la sua parte.

La mafia non è l’assoluta protagonista, ma è sempre nell’aria in quella Vigata che assorbe il meglio della provincia di Ragusa.

Dai romanzi gialli ai film per la televisione, la forza del Commissario Montalbano risiede tutta nel suo protagonista. Senza macchia eppure imperfetto, incorruttibile, scorbutico scontroso, il Commissario Salvo Montalbano possiede tutti i nostri difetti, ma è pieno di carisma e, soprattutto, trasuda umanità.

ROMANZO CRIMINALE – LA SERIE

Italia, 2008-2010. Prima visione: Sky Cinema 1. Ideatore: Stefano Sollima, Produzione: Cattleya e Sky Cinema. Adattamento televisivo dell’omonimo romanzo del 2002 scritto da Giancarlo De Cataldo.

Romanzo criminale, la serieÈ grazie a Romanzo Criminale (e a Boris) se abbiamo scoperto il potenziale produttivo di Sky, ma anche che potevamo tenere testa ai giganti d’oltreoceano.

Non siamo in Sicilia, siamo a Roma. Qui, la Banda della Magliana, nota organizzazione criminale romana in attività nella seconda metà degli anni ’70, è responsabile di molti e sanguinari episodi di violenza che hanno segnato quel periodo.

Dal romanzo di Giancarlo De Cataldo, e dall’omonimo film firmato da Michele Placido, Stefano Sollima confeziona due stagioni al fulmicotone che mettono in scena alla perfezione quegli anni e regalano ai criminali il ruolo di protagonisti.

E chi se li dimentica il Libanese, il Dandi, il Terribile e il Freddo, alle prese con il sangue ma anche con il quotidiano e con un prodotto decisamente atipico all’interno del panorama della fiction nostrana di allora.

Realismo crudo e lirismo, una colonna sonora perfetta, attori tutti in parte e una scrittura che puntava già alla qualità cinematografica piuttosto che a quella televisiva.

GOMORRA – LA SERIE

Italia, 2014-in produzione. Prima visione; Sky Aylantic. Ideatore: Roberto Saviano. Produzione: Sky, Cattleya, Fandango, Beta Film. Adattamento televisivo dell’omonimo romanzo di Roberto Saviano.

Gomorra, la serieDall’omonimo romanzo di Roberto Saviano, passando per la trasposizione cinematografica di Matteo Garrone, Gomorra – La serie mantiene inalterati i paesaggi di partenza, quelle Vele di Scampia che sono simbolo di Camorra nel mondo. Cambia però l’approccio alla materia, tinta di spettacolo puro, tutto sparatorie ed esplosioni, tradimenti e drammi.

La serie racconta il clan camorrista dei Savastano, uno dei più potenti e influenti della zona di Secondigliano, in un mondo duro e crudo in cui svegliarsi vivi la mattina non è così scontato.

Immediato successo di pubblico e critiche a pioggia, nel dubbio che la fascinazione del male possa produrre emulazione.

Ma la serie fa il giro del mondo, merito di Sky e della sua capacità di creare prodotti di livello e dal respiro internazionale.

SUBURRA – LA SERIE

Italia, 2017-2020. Prima visione: Netflix. Ideatori: Daniele Cesarano, Barbara Petronio. Produzione: Cattleya, Rai Fiction, Netflix. Adattamento televisivo dell’omonimo film del 2015, a sua volta ispirato al romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini.

Suburra, La Serie

Espressione dei Netflix originals. Prodotti polizieschi e mafia drama legati ad una precisa città e all’immagine che questa ha nel mondo. Marseille, in cui Marsiglia è sede di complotti politici e malavitosi; Dogs of Berlin, in cui Berlino è una città ancora scissa; Suburra, ambientata in una Roma divorata dalla corruzione politica, religiosa e criminale.

Ancora un film (diretto da Stefano Sollima e tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo), poi la serie prequel, per raccontare una Roma in cui governano illegalità, bande e corruzione.

La criminalità organizzata della Capitale, i lunghi tentacoli della malavita sulla politica e la Chiesa. Suburra non risparmia niente e nessuno e Netflix entra nella produzione italiana, per la prima volta, ottenendo uno straordinario successo di critica internazionale e di pubblico.

 

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