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Intervista a Marzia Landi

28-04-2017

Marzia Landi, professionista nel montaggio ed ex allieva dell'Accademia Griffith, intervistata dalla Griffith ci racconta le sue esperienze lavorative.

Musica, cinema, televisione. Marzia Landi si è diplomata nel 2015, in Montaggio e Regia all’Accademia di Cinema Griffith, e grazie ad alcune opportunità offerte dall’Accademia ha cominciato in tempi brevi a collaborare con Mediaset e con la Colorado Film. Di recente ha montato il Backstage di “Classe Z”, commedia diretta da Guido Chiesa, suo docente di regia e regista di “Belli di papà”, “Io sono con te” e “Lavorare con lentezza”.
 
Cominciamo con il chiederti, perché proprio il montaggio. Cosa ti ha spinta verso questa professione?
 
Quando decisi di iscrivermi alla Griffith ero una studentessa di Lettere, mi appassionavano le storie e ad attrarmi del montaggio fu essenzialmente la possibilità di poterne creare tramite le immagini e avere la possibilità di veicolare in modalità differenti la stessa storia: a seconda di come questa viene montata può essere urlata, sussurrata o solo suggerita. Questo è stato l’aspetto che forse più mi ha affascinato del montaggio e che mi ha spinto a mettermi alla prova.
 
Prima del cinema, e della televisione, la musica. Quanto è stata importante la tua formazione musicale per approcciare in seguito il montaggio e, più in generale, la narrazione per immagini? 
 
Anni di studio del pianoforte, e con esso di storia della musica, consentono di comprendere l’importanza, nella narrazione musicale, di diversi momenti musicali necessari allo sviluppo di un tema, così come quella dei suoi colori (forte, piano, eccetera). Regole queste, trasferibili ad altri tipi di narrazione, in questo caso quella per immagini. Come in una composizione musicale si alternano momenti di piano ad altri di forte, in montaggio si ha bisogno di tagli forti e di tagli morbidi, di momenti concitati ed altri di distensione. Cambia il mezzo, ma la logica di fondo presenta molte affinità.
 
Ci racconti la tua esperienza con la Colorado Film? In questo momento stai lavorando al Backstage di un film molto atteso. Ce ne vuoi parlare?
 
La prima esperienza con la Colorado Film è stata doppiamente utile e interessante in quanto oltre ad occuparmi del montaggio del backstage del film “I Babysitter” di Giovanni Bognetti, ho avuto modo di trascorrere alcuni giorni sul set per intervistare gli attori e dare una mano nella fase di riprese del backstage. Per quanto riguarda il film “Classe Z”, purtroppo per ragioni logistiche non ho potuto essere presente sul set e mi sto occupando esclusivamente della post produzione. L’aspetto stimolante del montaggio di un backstage sta nel fatto che, trattandosi di materiale girato senza una totale pianificazione e rubato in situazioni a volte inattese, in fase di montaggio si hanno molteplici possibilità e in più, essendo il film in questione una commedia, il tutto è molto divertente.
 
Non solo cinema, ti sei avvicinata prestissimo anche alla televisione, lavorando nell’ambito di un importante programma Mediaset, “Tu sì que vales”. Come è andata? 
 
Lavorare a “Tu si que vales” è stata un’esperienza molto formativa e sono grata all’Accademia Griffith per avermi dato questa possibilità, non me l’aspettavo e sono contenta che sia stato riconosciuto l’impegno con cui ho affrontato l’anno accademico. Sono stati mesi di lavoro molto intenso, inizialmente c’era l’ansia di trovarsi in un contesto lavorativo del genere e a confronto con professionisti del settore; non è stato semplice sostenere quei ritmi di lavoro, ma con il tempo ho imparato a stare al passo e sono stata sempre più responsabilizzata. Ho imparato moltissimo, soprattutto in termini di ottimizzazione dei tempi di lavoro, organizzazione del materiale e velocità sulla macchina.
 
Nel programma hai svolto il ruolo di Assistente al montaggio. Come funziona praticamente questa professione in tv? 
 
Nel mio caso specifico mi occupavo dell’acquisizione del girato, messa a ciak e selezione del materiale utile ai montatori. Bisognava fornire ai montatori un progetto organizzato e ordinato che potesse consentire loro di trovare il materiale di cui avessero bisogno senza perdere tempo. In sostanza, quello che mi veniva richiesto era precisione, ordine e velocità nella soddisfazione delle numerose richieste pervenute.
 
Ci sono già altri progetti? Come ti stai muovendo? 
 
Per ora mi sto focalizzando sui lavori che ho in corso, in particolare il montaggio del backstage e di un cortometraggio. Nel mentre sto ragionando su progetti futuri che per il momento sono solo idee in via di sviluppo, mi piacerebbe poter conciliare i miei interessi letterari e musicali con quelli riguardanti il cinema.
 
Cosa speri per il tuo futuro? Cosa vorresti fare se potessi scegliere? 
 
Se potessi scegliere vorrei poter assistere montatori cinematografici in modo da poter assimilare meccanismi e sistemi di lavoro che non si possono imparare sui libri. Inoltre, mi piacerebbe e spero di avere la possibilità di esplorare altri rami di mio interesse del settore cinematografico. 
 
Per quella che è stata la tua esperienza, è stato importante frequentare un Accademia? Qual è stata la cosa più preziosa che hai imparato? 
 
La Griffith ha ricoperto un ruolo importante nella mia formazione, in quanto mi ha dato le basi teoriche necessarie per potermi avvicinare alla pratica. Sono stati molto importanti i momenti di lezione frontale così come quelli delle esercitazioni pratiche, da cui ho ricavato insegnamenti preziosi. Realizzare fin dai primi mesi piccoli cortometraggi in gruppo è stato un ottimo banco di prova, un’occasione per imparare a lavorare in squadra avendo rispetto e giusta considerazione del lavoro di ciascuno, tenendo come caposaldo il concetto che un film è un’opera collettiva.
 
Hai mantenuto contatti con i tuoi colleghi di corso? Pensi che tra voi potrebbero nascere, come accade spesso, collaborazioni professionali? 
 
Sono rimasta in contatto con diversi miei compagni di corso e con alcuni abbiamo già avviato qualche collaborazione. In particolare, ho realizzato entrambi i backstage con Andrea Valvasori che era con me nel corso di regia. 
 
BIO/FILMOGRAFIA 
 
Marzia Landi, classe 1992, si diploma in Montaggio e Regia all’Accademia di Cinema e Televisione Griffith nel 2015. Laureata in Lettere Moderne e Diplomata in “Teoria, solfeggio e dettato musicale” presso il Conservatorio di Musica Licinio Refice di Frosinone, si divide tra le sue passioni, la musica e il cinema. Realizza il montaggio del Backstage del film “I babysitter” di Giovanni Bognetti (Colorado Film), ed è Assistente al montaggio per il programma Mediaset “Tu sì que vales”. Attualmente sta lavorando al montaggio del backstage del film “Classe Z” (Colorado Film), diretto da Guido Chiesa.

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